venerdì 22 febbraio 2008

Medici di base a scuola di dieta vegetariana

La dieta vegetariana diventa materia di studio per gli E.C.M (Educazione continua in medicina) il programma voluto dal Ministero della salute per tenere aggiornato tutto il personale sanitario non solo medico e paramedico.


Il corso è organizzato dalla LAV (Lega Anti Vivisezione), AVI (Associazione Vegetariana Italiana) e SSNV (Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana) è in fase di accreditamento e si svolgeràil il 19 e 20 aprile 2008 a Verona, presso il Centro Monsignor Carraro. E' rivolto a medici, dietisti e biologi con l'obiettivo di fornire a queste figure professionali degli strumenti pratici per supportare richieste da parte di pazienti vegetariani e vegani.


La scienza ufficiale riconosce la salubrità dell'alimentazione vegetariana a patto che ne siano seguite correttamente le regole. Il numero di persone che si rivolgono alla dieta vegetariana è in costante aumento: secondo i recenti censimenti AC Nielsen il 9,5 % degli italiani ha già fatto propria questa scelta. Lo scopo di questo corso è di evitare il "fai da te" potenzialmente dannoso nella pratica dell'alimentazione vegetariana, determinato dalle scarse conoscenze di medici e operatori della nutrizione e intende fornire strumenti di aggiornamento a medici di famiglia e specialisti del settore su esigenze e problematiche specifiche del paziente vegetariano e vegano. Il corso affronterà l'alimentazione vegetariana dalla prevenzione delle malattie degenerative, ponendo particolare attenzione alle evidenze scientifiche relative alla prevenzione e cura dei tumori, all'alimentazione vegetariana durante gravidanza, allattamento, eta' infantile, e durante la pratica sportiva.


Secondo recenti studi la dieta vegetariana aiuta a prevenire la maggior parte delle patologie cardiache e i tumori, che rappresentano le cause principali di morte nel nostro Paese. Secondo un'analisi riportata dalla SSNV, elaborata su dati Istat, il 42% dei decessi avvenuti in Italia nel 2002 (ultimo aggiornamento Istat) è dovuto a malattie cardiovascolari, mentre il 29.9% da tumori.


Nei Paesi in cui l'alimentazione è fondamentalmente a base vegatale, l'incidenza di malattie cardiovascolari è bassissima, e numerosi studi hanno dimostrato come modificando abitudini alimentari scorrette, sostituendo un'alimentazione a base vegetale ai cibi ricchi di grassi e proteine, alcune patologie possano addirittura regredire, fino a portare alla completa guarigione. Il World Cancer Institute, ha inoltre raccomandato di preferire un'alimentazione basata su alimenti vegetali, comprendenti ampie varietà di frutta, verdura e legumi, con carboidrati poco raffinati, e di limitare, laddove non si voglia eliminarlo del tutto, il consumo di carne rossa a 80 grammi al giorno: se consideriamo che il consumo di carne pro capite in Italia ammonta a 92 kg l'anno, che corrispondono a circa 254 g al giorno, risulta evidente come l'alimentazione di coloro che mangiano carne porti al consumo del triplo delle quantita' consigliate.


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