mercoledì 27 febbraio 2008

Meglio mangi, più sei intelligente


E' l'alimentazione a stabilire se da grandi saremo intelligenti o meno. Infatti ciò che si mangia nei primi tempi dopo la nascita può influenzare significativamente il quoziente intellettivo dei bambini. Una nuova conferma arriva dalla Gran Bretagna: un team di studio del Great Ormond Street Hospital for Children dell’UCL Institute of Child Health Di Londra ha, infatti, scoperto che se i nati pretermine vengono nutriti con latte arricchito nelle prime settimane di vita otterrebbero un punteggio maggiore al test per il QI sia negli anni dell’infanzia che in quelli dell’adolescenza.

Elizabeth Isaacs, responsabile dello studio, ha spiegato sulle pagine della rivista Pediatric Research che non è ancora chiaro se questo beneficio sia ad esclusivo appannaggio dei piccoli prematuri o se possa essere confermato anche nei bambini nati entro il termine. Ciò che sembra certo è che il nutrimento arricchito nelle prime settimane di vita provocherebbe dei veri e propri cambiamenti all’interno del cervello in modo da modificare la fisionomia del nucleo caudato, la zona dove risiedono le capacità di memoria e linguaggio.

I ricercatori hanno studiato le differenze in termini di sviluppo cognitivo e di quoziente intellettivo in alcuni bambini nati prematuri: un gruppo era stato nutrito con latte arricchito con proteine, grassi, calcio, ferro, fosforo, zinco e molti altri micronutrienti; un altro gruppo aveva ricevuto latte standard; un terzo gruppo era stato nutrito con il latte materno proveniente dalle banche del latte e un ultimo aveva ricevuto un mix composto da latte proveniente dalle banche e da latte arricchito.

All’età di sette o otto anni la differenza nel quoziente intellettivo era evidente tra i bambini di sesso maschile nutriti con latte standard e quelli che avevano ricevuto il latte arricchito: i primi mostravano un QI verbale fino a 12.2 punti in meno rispetto agi altri. Nelle analisi condotte al compimento dei 16 anni la differenza tra i diversi gruppi risultava evidente anche nelle ragazze (per quelle nutrite con latte arricchito si registrava un QI più alto di quasi nove punti), mentre il gap tra i maschi si era ridotto a sette punti.

Fonte: Paginemediche

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